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Non si ferma la corsa del mattone in Italia

24/10/2022 Autore: Daniele Turchi

Non si ferma la corsa del mattone in Italia

 

Ancora segnali di crescita per il mercato immobiliare in Italia, con la ripresa delle compravendite che prosegue e i prezzi che vanno verso un sostanziale assestamento dopo la salita del 2021 rispetto al primo anno pandemico. È quanto emerge da una survey.

Non che manchino i motivi di preoccupazione, ma gli agenti immobiliari continuano a essere ottimisti sul futuro del mattone, che si sta confermando asset rifugio come già nel passato, protezione dai momenti di incertezza economica e di elevata inflazione.

La survey

Secondo l'ultimo sondaggio condotto tra gli associati dalla Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d'affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia), il secondo trimestre è stato caratterizzato da una stabilizzazione relativamente al numero degli scambi (si è espresso così il 55,7% degli intervistati), della domanda di acquisto (il 51,4% del totale) e dei prezzi di compravendita (indicazione arrivata dal 61,4% degli addetti ai lavori).

Le incognite all'orizzonte

Quanto al trimestre in corso, l'orientamento degli operatori è di un rialzo generale dei prezzi, mentre le compravendite sono viste in crescita dal 31% degli interpellati. Il 14%, invece, teme la riduzione del potere di acquisto dei salari (l'inflazione potrebbe anche favorire l’acquisto di immobili per il timore di dover spendere ancor più in futuro) per i rincari dell'energia (che ha ripercussioni anche sui canoni di locazione) e gli aumenti dei costi delle materie prime.

Il rialzo dei tassi di interesse sui mutui, secondo quasi il 21% delle risposte ricevute, sta mostrando i primi problematici effetti, con rallentamenti anche nel perfezionamento delle compravendite garantite dallo Stato (giovani under 36): basti ricordare che l’Eurirs a 25 anni è cresciuto, da inizio febbraio, in due mesi di 2 punti percentuali.

Seguono le preoccupazioni per l’andamento complessivo dell’economia col 18,3%. Il 13% di risposte riguarda in tal caso l’economia tout court, mentre il 3,6% riguarda la perplessità sulla tenuta del sistema occupazionale ed infine l’1,7% la cattiva distribuzione dei redditi.

Fattori che influenzeranno il mercato immobiliare delle abitazioni nel terzo quadrimestre 2022 (giudizi % espressi dagli agenti interpellati):

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